Il Codice Identificativo Nazionale: la tua carta d’identità nel mondo del turismo

🚩 Il 2024 segna un punto di svolta nel mercato degli affitti brevi del territorio italiano, con l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN), una mossa che promette di ridefinire il panorama delle locazioni turistiche. Questa novità, emanata attraverso il Decreto Legge 18 dicembre 2023, n. 145, meglio conosciuto come Decreto Anticipi, porta con sé un’ondata di cambiamenti destinati a influenzare proprietari e chi si occupa della gestione di hotel, B&B e casa vacanze. Quindi se sei il proprietario o il gestore di una struttura ricettiva, continua a leggere: ti interesserà sicuramente!

In questo articolo, ti spieghiamo la natura del CIN, come ottenerlo, perché è importante e quali implicazioni comporta per il settore alberghiero e turistico.

Partiamo dalle basi: cos’è il Codice Identificativo Nazionale?

Il Codice Identificativo Nazionale è un codice che viene assegnato dal Ministero del Turismo a tutte le unità immobiliari con contratto d’ affitto breve.

In poche parole: si tratta della carta d’identità della tua proprietà!

Nasce con l’obiettivo di regolamentare il mercato degli affitti brevi, caratterizzato da una crescita sempre più vasta grazie alla popolarità di piattaforme (OTA) come Airbnb, Booking e Expedia.

Lo scopo di questa misura legislativa è, quindi, da un lato quello di promuovere la trasparenza e la concorrenza leale e, dall’altro, contrastare l’evasione fiscale e le forme irregolari di affitti brevi.

L’ obbligo di attribuzione e esposizione del CIN negli annunci online delle strutture in locazione testimonia l’impegno verso una maggiore regolamentazione del settore.

Differenze tra CIR e CIN: vediamole insieme

Prima del Codice Identificativo Nazionale, nel nostro Paese vigeva il sistema del Codice Identificativo Regionale (CIR), con competenza solo in ambito territoriale.

Il CIN rappresenta un’evoluzione significativa rispetto al precedente sistema del CIR, poiché estende la sua competenza dall’ambito territoriale a quello ministeriale.

Quello che accade è che il CIR, finora rilasciato dalle regioni, non cesserà di esistere e non verrà sostituito dal Codice Identificativo Nazionale, ma verrà integrato da quest’ultimo attraverso l’aggiunta di un prefisso alfanumerico fornito dal Ministero del Turismo.

Questo cambio di paradigma non solo unifica il sistema di identificazione a livello nazionale ma ha la funzione di ampliare le possibilità di controllo e verifica da parte delle autorità competenti.

Come richiedere il Codice Identificativo Nazionale

Ottenere il Codice Identificativo Nazionale è semplice.

Se possiedi giá il CIR, l’ente regionale di riferimento avrà il compito di convertirlo in CIN, comunicando il nuovo codice sia a te, che ne fai richiesta, sia al Ministero del Turismo, che deve registrare la tua proprietà.

Se invece non possiedi un CIR da convertire, ti basterà seguire questa serie di azioni:

    • 📄 Raccogli la documentazione necessaria (inclusi i dati catastali della proprietà e, se sei un imprenditore, anche l’attestazione dei requisiti di sicurezza degli impianti)
    • 🌐 Accedi al portale dedicato del Ministero del Turismo
    • 🖇️ Compila e invia il modulo di richiesta, assieme ai documenti richiesti 

    Ed il gioco è fatto: hai ufficialmente il tuo Codice Identificativo Nazionale nel mondo del Turismo!

    Dove va esposto il Codice Identificativo Nazionale

    Per essere in regola con le normative vigenti, una volta che avrai ottenuto il tuo Codice Identificativo Nazionale, dovrai esporlo in maniera visibile all’esterno della tua proprietà e indicarlo chiaramente in ogni annuncio pubblicitario, online ed offline.

    In questo modo contribuirai a rafforzare la fiducia dei consumatori nella qualità e nella legalità della tua struttura!

    Cosa succede in caso di mancata conformità?

    La legge prevede sanzioni pecuniarie significative per i trasgressori, con multe che variano a seconda della natura della violazione:

        • Da €800 a €8.000 per la locazione di immobili privi di CIN.

        • Da €500 a €5.000 per la mancata esposizione ed indicazione del CIN.

      • Ulteriori sanzioni specifiche sono previste per la mancata osservanza dei requisiti di sicurezza degli impianti.

      Questa infografica spiega cos'è il Codice Identificativo Nazionale e come ottenerlo.

      Il CIN e la gestione delle tue proprietà: un approccio digitale

      Migliorare la gestione delle strutture ricettive in seguito all’introduzione del Codice Identificativo Nazionale (CIN) richiede un approccio innovativo e tecnologicamente avanzato.

      È importante adottare una soluzione completa e integrata che risponda perfettamente a queste esigenze, semplificando il processo di adeguamento alla nuova normativa e ottimizzando la gestione quotidiana delle tue proprietà.

      Non sai da dove iniziare? Ecco 6 preziosi consigli per rivoluzionare la gestione delle tue proprietà:

      1. Dì addio alle operazioni manuali: è tempo di passare ai processi automatici

      In questo contesto, diventa importante automatizzare le tue operazioni quotidiane. Attraverso processi automatici, puoi facilmente aggiungere il CIN a tutte le tue inserzioni online e le tue comunicazioni, assicurandoti di rispettare i requisiti legali senza alcuno sforzo.

      Così sei sicuro o sicura di non commettere errori manuali e puoi concentrarti su altri aspetti della gestione.

      2. Migliora l’efficienza operativa con una gestione centralizzata

      Per migliorare la tua efficienza operativa, avrai bisogno di un Property Management System (PMS) che centralizza tutte le informazioni relative alle tue proprietà, inclusi i dettagli relativi al CIN. Questo significa che puoi gestire prenotazioni, comunicazioni con gli ospiti, pagamenti, e conformità normativa da un’unica piattaforma, migliorando l’efficienza operativa e riducendo il carico di lavoro amministrativo.

      Splendido, vero?!

      3. Semplifica la comunicazione con i tuoi ospiti

      Piattaforme di gestione centralizzata, ti permettono di ottimizzare la comunicazione sia con gli ospiti che con le autorità. Inoltre, con la messaggistica integrata, puoi facilmente informare gli ospiti sulle politiche della tua struttura relative al CIN, migliorando la trasparenza e la fiducia.

      4. Migliora l’esperienza dei tuoi ospiti con il self check-in

      Hai mai pensato a quanto sarebbe utile un sistema di self check-in?

      Questa soluzione può rendere l’arrivo e la partenza dei tuoi ospiti più fluidi e meno dipendenti dagli orari della reception e consentono anche di comunicare efficacemente ogni dettaglio importante, come il CIN, garantendo che gli ospiti siano sempre ben informati.

      5. Prendi decisioni consapevoli con strumenti di analisi e report dettagliati

      Report e analisi precise sull’andamento delle tue proprietà e sull’efficacia delle pratiche di conformità al CIN, ti aiutano a identificare rapidamente le aree di miglioramento e a prendere decisioni basate su dati per ottimizzare ulteriormente la tua gestione.

      6. Affidati a un processo di supporto e formazione continua

      Quando si tratta di strumenti all’avanguardia, è necessario ottenere non solo una piattaforma adatta alle tue esigenze, ma anche un supporto clienti di prim’ordine.

      Inoltre, proprio per il settore in continua evoluzione in cui operi, quello alberghiero e turistico, avrai bisogno di formazione continua e risorse aggiornate sulle ultime normative del settore turistico, inclusi consigli su come gestire al meglio il CIN nella tua attività.

      Ricapitolando, l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale rappresenta un passo significativo verso una maggiore regolamentazione e professionalizzazione del settore degli affitti brevi in Italia. Questo cambiamento porta con sé alcune sfide ma offre l’opportunità di migliorare la trasparenza, la sicurezza e la qualità degli affitti turistici, beneficiando sia i gestori, come te, che i locatari. In questo contesto, adattarsi tempestivamente e sfruttare le soluzioni tecnologiche disponibili è fondamentale per vincere le sfide di questo nuovo contesto normativo. Quello che ti serve è una piattaforma in grado di far fronte a queste sfide in modo semplice e senza preoccupazioni, assicurandoti al contempo che la tua attività sia posizionata per il successo nel mercato turistico moderno.

      Ti abbiamo convinto?! 

      Domande Frequenti sul Codice Identificativo Nazionale

      Il CIN è obbligatorio per tutte le strutture turistiche?

      Sì! A partire dal 2024, tutte le strutture che offrono locazioni turistiche brevi in Italia (quindi anche la tua) devono essere munite del CIN, come previsto dalla legge 15 dicembre 2023 n. 191.

      Cosa succede se non espongo il CIN nella mia struttura o negli annunci online?

      Ci sono alcune conseguenze. Infatti, la mancata esposizione del CIN comporta sanzioni pecuniarie che variano da €800 a €8.000 per la locazione senza CIN, e da €500 a €5.000 per la mancata indicazione del CIN negli annunci pubblicitari.

      Posso richiedere direttamente il CIN se non ho mai ottenuto il CIR?

      No, è necessario prima ottenere il CIR seguendo la procedura regionale. Successivamente, l’ente regionale provvederà alla conversione del CIR in CIN, comunicandolo al locatore e al Ministero del Turismo.

      Che tipo di documentazione devo preparare per la richiesta del CIN?

      Oltre ai dati catastali dell’unità immobiliare, ti verrà chiesto di preparare una dichiarazione sostitutiva che attesti i requisiti di sicurezza degli impianti (per le strutture gestite in forma imprenditoriale) e la presenza di dispositivi per la rilevazione di gas e monossido di carbonio, oltre agli estintori portatili a norma di legge.